Paestum fu uno dei centri principali della Magna Graecia. Le tracce più antiche di insediamento umano nel sito risalgono al Paleolitico; più consistenti sono le testimonianze relative all'età del Bronzo (cultura di Gaudo).
La fondazione della città, invece, si dovette al bisogno che Sibariti ebbero di aprirsi una via commerciale fra lo Ionio e il Tirreno attraverso la dorsale dell'Appennino, evitando la circumnavigazione della costa calabra e lo stretto di Messina.
La colonia, situata in un punto strategico, al centro dell’incrocio delle vie commerciali tra il bacino ionico e le regioni italiche, fu chiamata Poseidonia in onore di Poseidone, dio del mare.
Fu nel 510 a.C., in seguito alla distruzione di Sibari per opera dei crotonesi, quando molti sibariti fuggirono a Poseidonia con le loro ricchezze, la loro esperienza e il loro spirito di intraprendenza, che la città raggiunse un alto livello di potenza economica e politica. A questo periodo risale la costruzione dei tre templi noti col nome di Basilica, tempio di Poseidone e tempio di Cerere, coevi a quell’unico affresco greco finora scoperto, nella tomba del Tuffatore.
Nel V secolo a.C. i lucani, popolo italico, cominciarono ad infiltrarsi nella colonia, lasciando numerose testimonianze della propria influenza in tombe affrescate secondo il modello dei maestri greci. Sul finire del IV secolo a.C., alleatisi con i Bruzi, sostennero una lunga lotta contro i greci per il dominio dei nuovi territori verso il mare, che si concluse con la riaffermazione della loro supremazia sulla città.
Nel 273 a.C. i Romani occuparono Poseidonia, che così divenne la fedele Paestum, che si dimostrò vicina a Roma anche nei momenti più drammatici della sua storia. Durante il periodo romano, nel III secolo a.C., le attività economiche e culturali fiorirono nuovamente: sorsero nuovi edifici pubblici, come l’anfiteatro, il foro e il ginnasio, che contribuirono a donare alla città quell’aspetto che gli scavi hanno riportato alla luce. Tra i fattori che portarono al declino di Paestum, la realizzazione di nuove strade per il commercio in Oriente, che finirono per isolare irrimediabilmente la città dalle principali vie commerciali, e l’epidemia di malaria del IX secolo, unita alle scorrerie dei pirati saraceni, che costrinsero i pestani a rifugiarsi sui monti, e ad abbandonare l’antica Poseidonia.
La città, di cui è nota l'intera estensione, è stata solo parzialmente riportata alla luce attraverso gli scavi archeologici. Delimitata da imponenti mura (V-III secolo a.C.), esibisce lungo la direttrice del cardo romano gli edifici principali. Al centro si estende l'area pubblica, di due epoche distinte: sull'agorà della città greca si affacciavano l'Ecclesiasterion (costruzione per le riunioni dell'assemblea) del V secolo a.C. e un importante edificio a forma di sacello (forse luogo di culto o tomba dei fondatori della città).
La città romana, invece, aveva qui il suo foro, con il comizio (per le riunioni dell'assemblea), il tempio della Triade Capitolina (Capitolium), la basilica; alle spalle del foro si ergevano l'anfiteatro (I secolo a.C.) e un ginnasio ellenistico con una grande piscina. Nei pressi della città, alla foce del Sele, si possono ammirare i resti del santuario di Era (Heraion), uno dei più importanti santuari greci su suolo italico. L’area sacra comprendeva, oltre a vari edifici secondari, un tempio maggiore e un edificio più piccolo, il cosiddetto Tesoro, decorato da uno straordinario fregio con metope scolpite (oggi conservate al Museo).
Una visita a Paestum permette di ammirare i templi dorici, secondi per stato di conservazione solo al Theseion di Atene, il Tempio di Nettuno, o Poseidonion, il più grande e meglio conservato tra i templi pestani, il cosiddetto Tempio Italico, il Capitolium della città, dedicato cioè alla triade Giove, Giunone e Minerva.
Il Tempio di Athena, eretto intorno al 500 a.C., al centro del santuario settentrionale della città, costituisce uno degli esempi più felici dell’architettura templare della Magna Grecia a cavallo tra tardo arcaismo e prima età classica; e poi Heroon, la tomba consacrata al culto dell’eroe fondatore di Poseidonia, il condottiero dei coloni provenienti da Sibari; e l’Anfiteatro, una struttura per gli spettacoli pubblici tipica dell’architettura di età romana, dove si svolgevano soprattutto i giochi gladiatori e la caccia agli animali selvatici.